Nel momento in cui scompare un caro vi è una fase cruciale da affrontare: l’ultimo saluto. Si tratta di un commiato intimo, silenzioso, che avviene tra i familiari, gli amici, i conoscenti e il defunto. Questo momento difficile, ma anche solenne, si celebra nella camera ardente.
Onoranze Funebri La Simonetta offre il servizio di allestimento camere ardenti a Milano e dintorni, sia in strutture pubbliche che private, secondo la volontà del defunto e dei familiari.
Il momento che si celebra nella camera ardente è l’ultimo intimo saluto al tuo caro estinto, uno spazio e un tempo che puoi prenderti per stare un’ultima volta in sua compagnia in un luogo che emani pace e rispetto.
L’allestimento della camera ardente viene effettuato con professionalità da parte di uno staff attento alle esigenze della famiglia e rispettoso del sacro momento che sta attraversando.
Cos’è la camera ardente?
La camera ardente o casa funeraria è il nome che viene dato ad un locale appositamente creato per esporre la salma di una persona defunta affinché parenti ed amici possano farle visita.
Non si tratta di un locale in particolare, in base alle disposizioni del caro estinto o ai desideri dei familiari, la camera ardente può essere allestita sia in un luogo pubblico (come un ospedale) sia in un luogo privato (come la propria casa, una casa funeraria gestita dall’agenzia funebre o la casa del defunto).
L’allestimento della camera ardente fa parte della tradizione cattolica ed ha la funzione di permettere ai cari della persona scomparsa di potersi accommiatare. Guardando la salma del defunto si ripensa ad episodi accaduti in vita, ai sentimenti che ci legavano a quella particolare persona e gli si parla, silenziosamente.
Nella camera ardente avviene la cosiddetta veglia funebre, la quale si svolge tradizionalmente alla presenza del corpo del defunto. Negli anni questo momento di commiato ha assunto tinte sia religiose che laiche. Nei funerali laici avviene una semplice riunione, mentre nel rito cattolico l’estremo saluto si conclude con una preghiera da parte di un sacerdote e la recita del rosario.
Ma perché si chiama camera ardente? Nell’antichità il corpo del defunto veniva circondato da fiaccole e candele che avevano la funzione di accompagnare il momento della veglia funebre. L’aggettivo è stato poi mantenuto nel tempo e si utilizza ancora oggi.
La camera ardente, tuttavia, non è da confondere con la camera mortuaria. Nel parlato comune questi due termini vengono spesso utilizzati in modo improprio, anche se contraddistinguono due ambienti molto diversi tra di loro. La camera mortuaria, anche detta obitorio, è quell’edificio o quella stanza dove vengono contenuti i cadaveri prima di una loro identificazione. Come puoi vedere, la funzione che assolve è molto diversa da quella della camera ardente.
Differenza tra una camera ardente allestita in ospedale, in cimitero e in casa
L’allestimento della camera ardente può avvenire in luoghi molto diversi tra di loro, come l’ospedale o la casa privata.
Una delle eventualità che si verifica più spesso è la morte del proprio caro in ospedale. Nel momento in cui avviene il decesso, nonostante il dolore per la recente perdita, è necessario preoccuparsi delle pratiche per il funerale. Se il decesso avviene mentre il caro si trovava all’interno dell’ospedale, il personale medico si occuperà del trasferimento alla camera mortuaria, con la relativa redazione del certificato di morte che verrà consegnato ai parenti del defunto.
Gli ospedali devono disporre di almeno una sala mortuaria, che offra servizio mortuario sanitario, e di autopsia. Inoltre, i familiari possono usufruire del locale messo direttamente a disposizione dall’ospedale per l’allestimento della camera ardente. In questo caso, gli operatori sanitari si occuperanno di trasferire il defunto nell’apposita sala, la quale verrà arredata in accordo con le esigenze dei familiari. Uno dei problemi che riguarda la camera ardente negli ospedali è la carenza dal punto di vista della ritualità e l’impersonalità dell’arredo.
Nel caso del cimitero, invece, si parla prettamente di camera mortuaria. Secondo il Regolamento Regionale della Regione Lombardia ogni cimitero deve possedere obbligatoriamente una camera mortuaria o un deposito mortuario. A differenza di quanto visto finora, la camera mortuaria del cimitero è un luogo adibito alla custodia della salma, o delle ceneri della cremazione, già chiusa. Questo luogo è adibito quindi al passaggio di feretri, urne e cassette con resti ossei.
Infine, molti decidono di allestire la camera ardente in casa. La stanza designata verrà decorata con l’arredo funebre costituito dal palco funebre, da un paravento, da simboli religiosi, nonché candele, addobbi floreali e tutto ciò di cui i familiari hanno necessità.
Come si prepara la camera ardente o mortuaria
Ci occupiamo dell’allestimento completo della camera ardente, sollevandoti dall’incombenza di dover preparare un luogo adatto per accogliere le visite al caro estinto.
Ci incarichiamo, in primis, della pulizia del corpo. Successivamente, con i vestiti forniti dai familiari, procediamo alla vestizione della salma per mostrarla ai visitatori con un viso e una postura sereni. Nell’adempimento di questo incarico ci avvaliamo di esperti di tanatoestetica che si occuperanno dell’aspetto estetico della salma, anche nei casi di decessi per malattie o incidenti gravi.
Allestiamo l’ambiente con decorazioni floreali, mazzi di fiori e corone sulla base del gusto personale dei familiari. Predisponiamo il cavalletto o catafalco per la bara, il paravento, gli ornamenti religiosi (se richiesti), i tappeti, le candele e i candelabri.
Ci occupiamo anche dei libri per le firme dei visitatori, del ricordino da distribuire a coloro che parteciperanno alla veglia.
Al termine della veglia funebre, la cassa viene sigillata e il feretro viene trasportato alla chiesa e/o al cimitero.
Quanto dura la camera ardente?
Come abbiamo detto, all’interno della camera ardente si svolge l’ultimo raccoglimento degli affetti intorno al feretro del defunto, in quella che viene definita “veglia funebre”.
Proprio in virtù di ciò, la durata della camera ardente è un elemento molto variabile, influenzato da numerosi fattori, quali ad esempio il numero di individui che sceglie di onorare la persona scomparsa e il modo in cui ciò avviene (mediante un discorso in cui si elogiano le doti e i successi in vita del defunto, tramite la lettura di una poesia particolarmente significativa o l’ascolto di una canzone).
Anche il tipo di cerimonia scelta, se di stampo laico o cattolico, influisce notevolmente sulla durata totale della camera ardente, che però, in linea generale, va dalle poche ore ai 2 giorni.
Cosa dice la normativa riguardo alla camera ardente?
Secondo l’articolo 8 del DL 1611:
- la realizzazione e l’esercizio di una casa funeraria è permesso unicamente sul territorio autorizzato;
- l’accesso alla casa funeraria da parte di esterni può avvenire mediante richiesta del familiare del defunto o di altro individuo avente diritto;
- la fruibilità alla casa funeraria è permessa a chiunque ne faccia esplicita richiesta senza alcun tipo di discriminazione, indipendentemente dall’impresa funebre preposta alla sua realizzazione;
- gli elementi strutturali ed impiantistici della casa funeraria devono rispettare i dettami in ambito igienico-sanitario stabiliti dalle norme vigenti sul territorio nazionale; le case funerarie devono inoltre possedere requisiti minimi strutturali (accesso all’esterno per i visitatori, locale di osservazione/sosta delle salme, locale di preparazione delle salme, servizi igienici per il personale, servizi igienici per i dolenti, sala per onoranze funebri al feretro, almeno una cella frigorifera, sala deposito per il materiale).
Le case funerarie non possono essere allestite internamente a strutture sanitarie, di cura o ricovero, socio assistenziali e socio sanitarie, né possono usufruire di convenzioni di strutture sanitarie (siano pubbliche o private) per lo svolgimento dei servizi mortuari.
Le camere ardenti (o sale del commiato), possono essere allestite all’interno di un cimitero (in questo caso si parla più specificatamente di “camere mortuarie”), in un locale connesso ad un crematorio o nei locali appartenenti all’impresa cui è affidata la funzione funebre.
Per quanto riguarda i primi due casi, la camera ardente non può essere né allestita né gestita da imprese private di pompe funebri, agenzie funebri e centri di servizio funebre, in quanto rappresenta un servizio istituzionale liberamente fruibile da chiunque ne faccia richiesta.
Laddove la camera ardente venisse allestita separatamente dalla casa funeraria e in caso di permanenza del feretro per un tempo superiore alle tre ore, è necessario inoltre che il locale sia dotato di sistema anti-intrusione.
Non è consentito allestire case funerarie nei cimiteri; nel caso in cui fosse allestita una casa funeraria nei pressi del cimitero, risulta necessario che essa rispetti le norme vigenti per ciò che riguarda le zone di rispetto cimiteriale.
I servizi mortuari sanitari possono essere svolti soltanto e direttamente dall’ente proprietriario o, laddove fosse permesso dal codice degli appalti di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, da enti terzi, purché questi ultimi non siano in nessun modo collegati ad agenti/servizi /imprese funebri.
Conclusione
La morte di un congiunto resta sempre un momento difficile da superare, probabilmente il più complesso di tutta una vita. Ecco perché ci teniamo ad essere vicini ai nostri clienti, per regalare un aiuto concreto in un momento che nessuno di noi vorrebbe vivere.
Non dovrai pensare a nulla durante la veglia funebre, se non a salutare il tuo caro.
Noi ci occuperemo della salma, dell’allestimento della camera ardente, della preparazione dei ricordini e del trasferimento del defunto quando la veglia volge al termine.
Siamo un’agenzia funebre attiva a Milano e provincia dal 1946 e siamo stati insigniti del premio Mercurio d’Oro per la professionalità dimostrata nel lavoro che svolgiamo ogni giorno.
Contattaci per ottenere maggiori informazioni sull’allestimento di camere ardenti. La nostra casa funeraria – in caso di necessità – si trova a Nova Milanese.