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Cosa sono le esequie funebri

17 Giugno 2021
Cosa sono le esequie funebri

Nel momento in cui un proprio caro viene a mancare, i parenti più prossimi hanno l’incombenza di organizzare il funerale. Quando ci si appresta a questo onere sono molti i termini di cui si sente parlare come riti o esequie funebri, e molto spesso l’esatto significato non è così chiaro come dovrebbe.  

Sono tutti sinonimi? Identificano momenti separati di una stessa celebrazione? Oppure fanno riferimento a riti diversi fra loro?

È normale percepire una leggera confusione, soprattutto quando si è appena subito un lutto e si vorrebbe solamente vivere il proprio dolore, senza preoccuparsi degli aspetti pratici che riguardano l’estremo saluto. 

Con il termine “esequie funebri” viene indicato un vero e proprio rito che si celebra in seguito alla morte di una persona. Come professionisti del mestiere vogliamo aiutarti a fare chiarezza spiegandoti cosa sono le esequie funebri, quante tipologie esistono e qual è la differenza tra esequie e funerale.

Che cosa sono le esequie funebri

Secondo la religione cristiana, la morte di ogni persona si manifesta alla luce della morte di Cristo. Nel momento in cui è morto, Gesù ha lasciato il proprio corpo per risorgere nel Regno dei Cieli. Il giorno della morte del cristiano è quindi anche quello che coincide con la sua rinascita, iniziata con gli altri sacramenti e in primis con il battesimo. 

Quando parliamo di esequie funebri ci stiamo quindi riferendo a una vera e propria celebrazione liturgica durante la quale la Chiesa consente ai parenti e alla comunità locale di raccogliersi attorno alla salma e di partecipare alla risurrezione a vita eterna. 

È ormai risaputo che il rito funebre viene celebrato nella società da tempi antichissimi. Nella Grecia classica, ad esempio, le esequie erano un dovere di pietas in capo ai parenti più prossimi per assicurare al defunto un buon viaggio verso l’Ade, quello che i greci e i romani ritenevano fosse il regno delle anime. 

Nell’Antica Roma, invece, si trattava di un vero e proprio evento che veniva affidato a professionisti del settore e per il quale venivano ingaggiati danzatori, musici e persino mimi. 

In Italia, ai giorni nostri, generalmente è il defunto che esprime la propria volontà circa le esequie funebri. Il testamento è il documento legale con il preciso compito di far sì che le ultime volontà del caro estinto vengano rispettate. Il defunto può nominare anche un esecutore testamentario per assicurarsi che nessuno dei familiari travisi le sue disposizioni circa la realizzazione delle esequie. 

La celebrazione varia molto da Paese a Paese. Negli Stati Uniti, al contrario che in Italia, si pensa che il rito funebre sia necessario più per i vivi che per la persona deceduta. Questo significa che viene dato più credito alle volontà dei superstiti che non a quelle del defunto. 

I tre tipi di esequie

Ogni zona ha le proprie tradizioni e usanze per celebrare le esequie funebri. Secondo quanto stabilito dalla religione cristiana, qualunque sia la forma scelta per celebrarle, devono avere determinate caratteristiche. 

Prima di tutto, la comunità e quindi i fedeli sono chiamati a raccogliersi attorno alla salma. Durante le esequie funebri verranno pronunciate anche per loro le parole di vita eterna dal sacerdote. Il rito è infatti importante per l’anima del defunto ma anche per quella dei superstiti. 

Nel corso delle esequie la loro attenzione viene portata dalla vita terrena a quella celeste, perché la morte fa parte della realtà di tutti e ciascun buon cristiano vuole risorgere nella vita eterna. Il giorno delle esequie funebri, e tutti gli anniversari, sono ottimi momenti per ricordare il fine ultimo della fede cristiana. 

Quindi le esequie possono essere seguite solo da chi è cristiano? No. Può capitare che tra i parenti, gli amici e i conoscenti siano presenti persone poco praticanti o non credenti. Sarà compito del sacerdote parlare del mistero della morte in una chiave che tutti possano comprendere e, soprattutto, accettare. 

Durante le esequie cristiane il defunto viene salutato un’ultima volta e raccomandato a Dio, affinché possa avere una nuova nascita nel Regno dei Cieli. È questo il significato del rito di cui stiamo parlando, non tanto quello dei parenti che salutano un amico, ma la sua raccomandazione al Signore. 

Chiariti gli elementi che non devono mancare, le esequie funebri si dividono in tre tipologie diverse in base ai luoghi in cui si svolgono: casa, chiesa, cimitero. Le esequie tradizionali vedono lo stazionamento in tutti e tre i luoghi, ma esistono anche riti che comprendono esequie funebri solo presso la casa o presso il cimitero. 

Esequie funebri in casa

Nella casa del defunto ha luogo uno dei momenti più difficili di tutto il rito perché la salma è ancora visibile nella bara e tutti i visitatori possono omaggiare il proprio caro con l’estremo saluto. È un frangente in cui il dolore è molto forte e manifesto, è l’ultima occasione di avvicinarsi alla persona scomparsa e di vederla prima che la bara venga chiusa e trasportata in chiesa. 

Durante le esequie funebri in casa il sacerdote o il diacono si reca dinanzi alla bara accompagnato da eventuali fedeli che svolgono servizio per la Chiesa e che porteranno la croce e l’acqua santa per la benedizione. 

Si parla genericamente di esequie funebri in casa, ma è bene ricordare che questa fase può avere luogo anche nella camera ardente di un ospedale oppure nella casa funebre messa a disposizione della famiglia dall’agenzia funebre scelta per l’organizzazione del funerale. 

Molti si chiedono quanto costa un funerale a Milano con casa funebre, noi di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 offriamo gratuitamente lo spazio perché sappiamo quanto sia importante per la famiglia e gli amici omaggiare il defunto con un ultimo saluto. 

Una volta arrivato, il sacerdote rivolge delle parole di fede e compassione ai partecipanti riuniti intorno alla salma per dare conforto alle loro anime. Le parole scelte sono a discrezione dell’officiante, possono essere frasi spontanee oppure passi della Bibbia. Seguiranno poi invocazioni ed orazioni.

Durante la veglia può capitare che alcune donne recitino il rosario e preghiere per il defunto, è un’antica consuetudine che ancora oggi rimane viva in certe comunità.

Infine, il sacerdote può dire un’ultima preghiera al momento della chiusura della bara, di solito il momento più doloroso per le persone vicine consapevoli che, da quel momento, non vedranno più il volto della persona cara. 

Esequie funebri in chiesa

turibolo o incensiere durante le esequie funebri

Dopo aver chiuso la bara, il feretro può essere trasportato in chiesa con la processione. In base alla vicinanza della casa alla chiesa, il sacerdote in accordo con la famiglia e l’agenzia funebre può decidere di realizzarla a piedi mentre recita dei Salmi. Diversamente, le preghiere continueranno nel momento in cui la salma e tutti i partecipanti si saranno riuniti in chiesa. 

La messa si svolge in modo simile alla messa tradizionale, con letture e canti. Il sacerdote può decidere di affrontare un’omelia più costruttiva e pensata per esaltare le qualità del defunto. Da questo dipende la durata della messa che potrebbe raggiungere anche i 60 minuti. 

Durante le esequie funebri in chiesa, il fulcro del rito risiede nell’Eucaristia. Il sacerdote offre al Padre, al Cristo e allo Spirito Santo il sacrificio della morte e risurrezione, affinché ogni figlio possa essere purificato dai suoi peccati. Ricevendo l’Eucaristia, i partecipanti entrano in comunione con il defunto.

Al termine della messa, il sacerdote dà un’ultima raccomandazione e si dedica ad aspersione e incensazione del feretro prima che venga portato al cimitero per la sepoltura oppure al crematorio per la cremazione delle ceneri

La Chiesa, nonostante sia più incline a prediligere la sepoltura del corpo, non è contraria alla cremazione. Perciò, dopo l’ultima benedizione, il feretro può partire. 

Esequie funebri al cimitero

Una seconda processione accompagna la salma del defunto dalla chiesa al cimitero. Costituisce un’eccezione il caso della cremazione, pratica scelta da un numero sempre maggiore di persone. In questo caso, si recheranno al crematorio solo il carro funebre e i familiari più stretti, i quali avranno poi il compito di ritirare qualche giorno dopo le ceneri.

Nel caso venga scelta la sepoltura, la processione può essere fatta a piedi con canti e orazioni, oppure con il carro funebre. 

Al termine del rito, in base all’usanza della zona in cui hanno luogo le esequie funebri, viene compiuta la tumulazione o l’inumazione. Questa fase è possibile, anche se differita di alcuni giorni, per coloro che decidono di tumulare o inumare le urne cinerarie con le ceneri del defunto. Il sacerdote avrà cura di benedire e aspergere il sepolcro con l’acqua benedetta. 

Nel caso in cui l’aspersione del corpo non sia avvenuta in chiesa, il sacerdote provvederà a farlo in questa fase prima di invitare i fedeli a professare la propria fede. 

Che differenza c’è tra le esequie funebri e un funerale

Nel gergo comune, il termine esequie funebri viene utilizzato come sinonimo di funerale. Per capire se esiste una reale differenza, per quanto sottile essa sia, esaminiamo i due termini dal punto di vista linguistico. 

Esequie deriva dal latino exsequiae, tradotto come esequie o accompagnamento funebre, e identifica gli estremi onori resi nei confronti di un defunto, in particolar modo quando questi sono prescritti dal rito religioso. Si parla infatti di esequie solenni.

Con il termine funerale viene indicato l’insieme delle cerimonie compiute prima di seppellire la salma in cimitero. Se la parola “esequie funebri” ricorre principalmente in ambito religioso, con funerali si identifica sia il rito religioso al cospetto di un ministro di culto sia il funerale civile senza la presenza di rappresentanti della Chiesa. Comunemente si parla di funerale per identificare la cerimonia nella sua totalità, sia il corteo che segue il feretro per rendere l’ultimo omaggio. 

Quando ci riferiamo a un funerale stiamo quindi visualizzando ogni singolo dettaglio della cerimonia che va dall’allestimento della camera ardente al trasporto del feretro. Diversamente, abbiamo visto che le esequie sono dei riti particolari compiuti dal ministro di culto per celebrare la morte cristiana. 

Come organizzare le esequie funebri durante il Covid-19

È possibile realizzare le esequie funebri durante il Covid-19? Questa è una domanda che si fanno molte persone nel momento in cui un caro sta male ed è prossimo alla morte. 

I funerali possono avere luogo sia nei luoghi di culto sia nelle sale di commiato e il numero di persone che possono prendervi parte contemporaneamente è proporzionato alla dimensione dell’ambiente stesso. La visita alle camere è ammessa a piccoli gruppi e in presenza di Covid-19 non è possibile accedere alla casa funeraria.

Chiaramente, chi parteciperà alla cerimonia dovrà seguire tutte le norme previste per il contenimento del virus tra cui, in primis, mascherine, distanziamento sociale e igienizzazione delle mani. 

È possibile scegliere la sepoltura preferita sia in base alle ultime volontà del defunto sia in accordo con le esigenze della famiglia. Si realizza quindi tumulazione in loculo, inumazione a terra della salma oppure cremazione con ritiro delle ceneri e possibilità di conservazione presso la propria casa, inumazione o tumulazione delle stesse. 

Diversamente, per quanto riguarda le salme positive al Covid-19, il protocollo è diverso e più rigido, in accordo con quanto stabilito dal Ministero della Salute. 

La manipolazione della salma deve essere realizzata nel pieno delle norme di sicurezza. Viene dapprima isolata all’interno di un sacco impermeabile immediatamente igienizzato. Dopo aver deposto il corpo nella casa, anch’essa viene sottoposta a igienizzazione.

Non è chiaramente consentita la vestizione della salma così come il trasporto della cassa aperta. Non sono nemmeno consentite le cerimonie funebri, in alternativa alle quali verrà pronunciata una preghiera dal ministro di culto direttamente al cimitero.

A parte questo caso particolare, per le salme risultate negative al Covid-19 è possibile organizzare il funerale durante l’emergenza del coronavirus seguendo le opportune procedure di sicurezza

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Noi di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 rispettiamo tutte le regole e i protocolli previsti per ogni particolare situazione di decesso. Sappiamo quanto sia difficile affrontare una perdita e per questo motivo aiutiamo concretamente le famiglie rispondendo con professionalità e sensibilità a ogni richiesta o esigenza. 

Siamo sempre al fianco di chi ha subito una grave perdita e desidera, nonostante la situazione attuale, omaggiare il proprio caro con un ultimo dignitoso saluto. Contattaci subito se anche tu vuoi realizzare le esequie funebri per una persona scomparsa. 

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