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Rito funebre: cos’è e come organizzarlo

31 Dicembre 2024
Rito funebre: cos’è e come organizzarlo

Quando parliamo di rito funebre ogni persona della terra immagina, nella sua mente, qualcosa di ben preciso. Tuttavia, per i vari gruppi etnici, le immagini che si formano sono sensibilmente diverse le une dalle altre. 

Perciò cos’è un rito funebre? Quello che questa espressione significa per un americano non coincide con ciò che rappresenta per un tibetano o per un senegalese. 

Il rito funebre ha infatti un concetto di base comune ma varia da villaggio a villaggio, da città a città, da nazione a nazione, da continente a continente. Sono tantissimi i fattori che incidono su di esso come la posizione geografica, la religione, gli usi e costumi locali, la globalizzazione. 

Tuttavia, nonostante la realizzazione pratica del rito funebre possa essere molto diversa in base alla persona a cui viene dedicata, alla sua fede, alla sua cultura e al tipo di società all’interno della quale è vissuta, di base tutti i riti funebri del mondo hanno il medesimo obiettivo

Noi di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 studiamo e realizziamo riti funebri sia cattolici che laici. Grazie a settant’anni di esperienza nel settore ci siamo specializzati nell’organizzazione del rito funebre secondo gli usi e costumi più diffusi in Italia, senza mai tralasciare gli influssi che arrivano oltreoceano e che introducono regolarmente innovazioni. 

Da professionisti ci siamo sempre interessati non solo alle tradizioni della nostra terra ma anche a quelle che si praticano nel resto del mondo, ecco perché vogliamo parlarti dei principali riti funebri esistenti nel mondo e del modo in cui vengono realizzati. 

Cos’è un rito funebre

Indipendentemente dalla tipologia di attività che vengono svolte durante la cerimonia, il rito funebre o funerale è un evento sancito da un inizio a da una fine. L’arco temporale che intercorre tra questi due momenti è variabile da credo a credo, può infatti durare per diversi giorni. 

Secondo quanto stabilito dagli antropologi, il funerale si chiama anche rito funebre perché sottintende un vero e proprio rito di passaggio che coinvolge sia il defunto sia la collettività chiamata a partecipare. 

In particolare, il defunto passa da membro vivo della comunità a memoria. Tuttavia, anche per la famiglia che ha subito il lutto cambiano le dinamiche. Vivrà, insieme alla collettività, il cambiamento attraverso il lutto.

Il rito funebre si compone di alcune fasi generalmente rispettate da tutte le culture. Durante qualsiasi funerale, infatti, c’è un momento deputato al commiato dove i cari fanno visita al defunto per rendergli un ultimo omaggio. 

La fase intermedia è quella delle esequie funebri che nelle cerimonie religiose si sostanzia nel ministro di culto che recita preghiere seguito dai fedeli, mentre nelle cerimonie laiche può essere un parente stretto a dire qualche parola per il caro scomparso. 

Terminata questa fase, l’ultima riguarda la sepoltura o la cremazione della salma. Quest’ultimo momento è molto diverso da cultura a cultura, anche se il senso comune è quello di lasciar andare il corpo in modo dignitoso. 

Il significato del rito funebre è di ricordare il defunto in vita e di aiutarlo nel suo viaggio verso una nuova dimensione che, spesso, coincide con la visione di una vita ultraterrena. Nelle cerimonie laiche i cari sfruttano il momento per un ultimo saluto e per farsi forza vicendevolmente.

Quanti riti funebri esistono nel mondo

Secondi gli archeologi, il rito funebre è uno dei più antichi dell’umanità. Anche quando le società erano molto meno sviluppate rispetto alla nostra, gli uomini sentivano la necessità di celebrare la morte come esperienza universale.

A grandi linee tutti sappiamo come si svolge un funerale cristiano, ma potresti avere un amico appartenente a un altro credo e non sapere come omaggiarlo al meglio nel giorno della sua morte. 

La morte di una persona amata è un momento molto difficile da superare e non sono necessarie ulteriori incomprensioni a causa della diversa cultura. Inoltre, non è detto che una persona residente nella tua stessa area geografica professi la tua stessa fede. In Italia esistono tantissimi gruppi di musulmani, ebrei, buddisti, induisti e seguaci di altre religioni. 

Inoltre, sono sempre di più le famiglie che decidono di realizzare una cerimonia laica, magari sfruttando la possibilità di celebrarla nella casa funeraria. Si tratta di un luogo neutrale dotato di tutti i comfort, tra cui sala del commiato e zona living, necessari per vivere il lutto in un luogo decoroso e tranquillo. Come onoranze funebri abbiamo notato quanto il funerale laico a Milano sia sempre più apprezzato.

In definitiva, purché siano molte le somiglianze che interessano le diverse culture, sono profonde e radicate anche le differenze ed è giusto e doveroso rispettarle in un momento tanto delicato. Scopriamo quali sono i principali riti funebri nel mondo. 

Rito funebre cattolico

Il cristianesimo è la religione più diffusa nel mondo con oltre 2 miliardi di seguaci, nonché rituali e usanze che cambiano sensibilmente da zona a zona. 

In generale, il funerale cristiano è il rito che viene realizzato per il trapasso dell’anima del defunto dalla vita terrena a quella dei cieli. I cristiani credono infatti nell’esistenza dell’inferno, del purgatorio e del paradiso.

In base alle azioni svolte in vita e al pentimento al momento della morte, un’anima buona andrà in paradiso, mentre i peccatori che non hanno intenzione di redimersi andranno all’inferno. Il purgatorio è una zona di passaggio per le anime che devono ancora ripulirsi del tutto per poi poter accedere al paradiso. 

Durante il rito funebre vengono organizzati il commiato durante il quale la salma è esposta davanti ai visitatori, la veglia, il canto delle preghiere e la lettura di passi della Bibbia da parte del sacerdote prima nella camera ardente e poi in chiesa e, infine, la sepoltura. 

Negli ultimi anni si sta affacciando sempre più nel rito funebre cattolico anche la cremazione delle ceneri. Benché la chiesa preferisca la sepoltura a causa delle convinzioni sulla resurrezione, non è del tutto contraria alla cremazione.

La durata di un intero rito funebre cristiano è di circa tre giorni, dalla veglia fino alla sepoltura o alla cremazione, e la messa vera e propria in chiesa può durare da un’ora a un’ora e mezza in base all’orazione del sacerdote. 

I principali omaggi che si portano a un rito funebre cattolico sono composizioni floreali di diversa dimensione e importanza, biglietti di cordoglio oppure donazioni in beneficenza, nel caso in cui la famiglia del defunto ne abbia avviata una. Si tratta di una cerimonia molto seria dove è bene osservare il silenzio e indossare abiti coprenti. 

Rito funebre musulmano

Rito funebre musulmano

La seconda religione più diffusa al mondo dopo il cristianesimo è proprio l’Islam. Il rito funebre musulmano prevede delle regole più rigide per la sua realizzazione rispetto a quello visto in precedenza. 

Molte religioni del mondo credono nell’aldilà e l’Islam è sicuramente tra queste. Se i cristiani pensano che una persona che si è comportata bene in vita acceda subito al paradiso, i musulmani pensano che ci andrà nel Giorno del Giudizio, ossia quando il mondo finirà e le anime dei defunti potranno finalmente entrare in paradiso se sono state buone in vita o essere relegate all’inferno se sono state cattive. 

Secondo la Sharia, la legge sancita dall’Islam, i rituali per onorare il defunto devono essere organizzati subito dopo la sua morte. Gli occhi e la bocca del defunto vengono chiusi, come accadeva anche in molti rituali dell’antichità, e il corpo viene coperto con un lenzuolo. 

Dato che le abluzioni sono fortemente radicate nel credo islamico, anche il corpo del defunto deve essere lavato per tre volte da parte dei suoi familiari, essere posizionato con le mani sul petto e infine chiuso all’interno di lenzuola. 

Durante il funerale le persone care e i membri della comunità si riuniscono nella moschea per pregare e chiedere il perdono per il defunto, affinché possa entrare in paradiso. Questo momento è molto importante per tutti i partecipanti perché è un modo per pregare Allah. 

Il rito viene guidato dall’imam e può durare fino a un’ora, mentre il periodo di lutto dura tre giorni, anche se le vedove lo portano per mesi. In questa occasione la famiglia viene omaggiata non con fiori ma con cibo.

In questa religione la cremazione non è prevista perché la resurrezione non sarebbe possibile con l’eliminazione del corpo materiale. Alla sepoltura generalmente partecipano solo gli uomini.

Rito funebre nell’Antica Roma

Nell’antichità i riti di passaggio nella vita di una persona erano fortemente sentiti e lo era anche la morte. Secondo gli antichi romani seguire le cerimonie era estremamente importante per aiutare l’anima del defunto nel suo percorso nell’aldilà ed evitare che vagasse senza meta. 

Il pater familias aveva il compito di vegliare sul defunto durante i suoi attimi di vita. Al momento della morte veniva organizzato un corteo che era tanto più fastoso quanto illustre era la personalità all’interno della comunità. Il corpo veniva trasportato su una lettiga da cui tutti potevo vederlo. 

Durante il corteo era previsto un accompagnamento musicale da parte di professionisti con la partecipazione di attori che rappresentavano gli antenati. Capitava anche che alcuni partecipanti esternassero il proprio dolore strappandosi i capelli e graffiandosi il viso. 

Inizialmente il corpo, al termine della processione, veniva cremato su una pira funeraria per poi raccogliere le ceneri in un’urna. Successivamente venne preferita la sepoltura con il posizionamento del corpo all’interno di un sarcofago riccamente decorato. 

Il rito funebre comunque non finiva con la cremazione o la sepoltura perché, ogni anno, il defunto veniva ricordato con una commemorazione di alcuni giorni, i cosiddetti Parentalia

Rito funebre buddista

Rito funebre buddista

Si stanno diffondendo sempre di più nel mondo anche i credenti buddisti, i quali pensano che la morte faccia parte del Saṃsāra, il ciclo della vita. Come gli induisti, i buddisti credono nella reincarnazione, quindi in una vita sulla terra successiva alla morte. 

L’obiettivo di ogni buddista è quello di liberarsi da questo circolo di morte e rinascita e di raggiungere il Nirvana. Questo luogo non ha la connotazione positiva del paradiso cristiano, islamico o induista, è piuttosto un luogo di cessazione del dolore. Peraltro, i buddisti credono nel karma, ossia nelle conseguenze a cui portano le proprie azioni e da cui dipende il regno in cui verrà collocata l’anima del defunto. 

Per poter ottenere l’illuminazione e accedere al Nirvana, i buddisti devono liberarsi dei desideri materiali e il rito funebre gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo. 

Il funerale buddista ha luogo tra i familiari, in un ambiente tranquillo, nel quale possono pensare alle buone azioni che il defunto ha compiuto in vita nella speranza che questo gesto possa aiutare la sua anima a raggiungere il Nirvana. A condurre la cerimonia sono i monaci. Tra l’altro, secondo i buddisti l’anima del defunto non lascia subito il corpo materiale, per questo motivo nessuno può toccarlo nelle immediate ore dopo la morte.

Per i fedeli di questa religione, così come per gli induisti, il corpo alla fine della cerimonia deve essere cremato perché il corpo materiale rappresenta solamente un contenitore per l’anima. Anche in vita i fedeli cercano di raggiungere l’illuminazione slegandosi il più possibile dal loro corpo e smettendo di identificarsi con esso. 

Sono diversi i rituali realizzati durante la cerimonia che vanno dal bruciare incensi al suonare campane tibetane. Durante il periodo del lutto, variabile a seconda della volontà della famiglia, vengono realizzati più servizi religiosi. 

Rito funebre ebraico

Rito funebre ebraico

Un funerale ebraico è una cerimonia ricca di rituali e di leggi che devono essere rispettate. Un aspetto molto interessante dell’ebraismo è che i fedeli non credono in un aldilà, come fanno i credenti di molte altre religioni, pensano semplicemente che la morte debba essere accettata.

Nel momento in cui una persona muore, il suo corpo deve essere lavato e poi avvolto in un sudario insieme a un gruppo di persone che veglierà su di lui finché non verrà sepolto.  

Il tutto avviene nell’arco di un’unica giornata, per rispetto verso il defunto, e le persone che desiderano fargli visita dovranno recarsi nel luogo prescelto per la cerimonia che può essere la sinagoga come un luogo reso disponibile dall’impresa di pompe funebri. 

Durante il rito funebre le persone quindi si riuniscono, vengono recitate le preghiere, viene fatto un elogio e il corteo si muove verso il cimitero dove sarà recitata un’altra preghiera. Al termine della sepoltura, i familiari e i visitatori si recheranno alla sinagoga o alla casa del defunto per un ricevimento dove verrà accesa una candela in memoria del defunto

Per quanto riguarda la sepoltura o la cremazione, alcuni movimenti permettono solo la prima mentre altri ammettono anche la seconda. 

Il lutto dura per una settimana, tempo durante il quale i membri della comunità possono fare visita alla famiglia e portare i propri omaggi e dove devono essere rispettate delle leggi come quella di astenersi dall’intimità. Questo primo periodo di lutto sarà seguito da un altro della durata di un mese dove i familiari torneranno alle proprie abitudini sempre ricordando il defunto con piccoli rituali. 

È bene sapere che non è appropriato portare fiori a un defunto che osserva questa religione, molto meglio portare del cibo o fare una donazione. 

Riti civili e riti religiosi

Noi di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 organizziamo sia cerimonie religiose che laiche. Nel caso in cui tu scelga il rito religioso, il servizio verrà condotto da un ministro di culto della fede professata. 

Possiamo organizzare riti delle principali fedi, coordinandoci con i luoghi di culto presenti in zona affinché tutti i rituali vengano rispettati. 

Oggi molte persone optano anche per la cerimonia laica durante la quale vi sarà un celebrante civile che potrà essere un familiare o un’altra persona scelta per l’occasione. 

In quest’ultimo caso è molto apprezzata la soluzione della casa funeraria, che noi offriamo gratuitamente a tutti i nostri clienti, per organizzare il commiato e porgere l’estremo saluto al proprio caro. 

Questo ambiente è dotato di tutti i comfort. Al suo interno viene allestita una camera ardente secondo le indicazioni della famiglia e viene esposta la salma del defunto. Adiacente ad essa sarà presente anche una zona living con un rinfresco sempre ben rifornito per permettere ai familiari di trascorrere molte ore in presenza del proprio caro. 

Qualunque sia la scelta tra funerale religioso o laico, l’importante è che questa rispetti le volontà e la personalità del defunto

Il rito funebre in Italia

In Italia, il funerale segue tradizioni antiche e norme ben definite. La legge di riferimento è il DPR 285/90, che regola molti aspetti del rito. Altre disposizioni, come il DPR 15/97, stabiliscono i requisiti minimi per i servizi funebri e mortuari. Sebbene queste regole esistano, le celebrazioni possono variare molto da regione a regione.

Spesso, il corteo funebre parte dalla casa del defunto o da una struttura sanitaria. In alcune zone, si crea una processione simile a quelle religiose di un tempo. Basti pensare ai funerali di figure importanti: c’è chi ricorda il solenne addio a personalità politiche o a celebrità amate, come in certi film italiani ispirati a storie vere.

Ad esempio, il funerale di Silvio Berlusconi fu celebrato seguendo il rito di Stato.

In passato, alcuni defunti (come suicidi o attori) subivano discriminazioni: non venivano accolti nei cimiteri consacrati e non potevano ricevere onoranze ufficiali.

Oggi la situazione è diversa. La maggior parte delle persone ha diritto a una rispettosa sepoltura, qualunque sia la causa del decesso o la professione. Il funerale può essere religioso o laico, come abbiamo visto anche prima. In caso di cerimonie laiche, la presenza di strutture adeguate non è sempre garantita, sebbene alcuni comuni si siano attrezzati con sale apposite. Talvolta, si ricorre a luoghi neutri, come sale comunali o ambienti polifunzionali.

Chi desidera essere sicuro che le proprie volontà siano rispettate, può redigere un testamento olografo. Basta scriverlo a mano, datarlo e firmarlo. Se si teme che l’erede ignori queste disposizioni, si può nominare un esecutore testamentario. In questo modo, ogni scelta riguardo alle esequie (inumazione, cremazione o tumulazione) sarà tutelata legalmente. Come recita un famoso detto popolare: “fatta la legge, trovato l’inganno”, perciò è bene rivolgersi a un notaio e sigillare il documento con tutte le indicazioni del caso.

Nel complesso, il rito funebre in Italia resta un momento solenne, segnato da rispetto, ricordo e, a volte, da gesti simbolici che abbracciano fede e tradizione. Ogni famiglia può personalizzare il funerale secondo la propria sensibilità, entro i limiti previsti dalle norme vigenti.

Come avviene la sistemazione del corpo

La deposizione del corpo avviene in modi diversi fin dagli albori dell’umanità. Tuttavia, sono state identificate tre forme più diffuse a cui abbiamo già accennato parlando dei diversi rituali osservati nel mondo. Vediamole ora più nello specifico: 

  • Inumazione: la più antica forma di sepoltura è proprio quella a terra che nell’antichità veniva realizzata semplicemente avvolgendo la salma in un sudario mentre oggi viene sepolta con essa anche la bara, infatti per inumazione si intende l’atto di interrare il defunto nel campo del cimitero con l’aggiunta di un monumento funebre personalizzato per identificare il luogo della sepoltura; 
  • Tumulazione: altro antico rituale è la sepoltura del corpo non nella terra bensì in un loculo sempre situato all’interno del cimitero davanti al quale verrà successivamente posta una lapide con scritti il nome del defunto, le date di nascita e di morte e un’eventuale frase, abbellita infine con dei fiori o delle candele; 
  • Cremazione: in alcune culture questa pratica viene osservata da millenni mentre in altre, come la nostra, rappresenta una vera e propria novità e consiste nel bruciare il corpo all’interno di una semplice cassa di legno senza zinco in crematorio autorizzato; al termine i familiari, in osservanza delle ultime volontà del defunto, potranno decidere se portare a casa con sé le ceneri, disperderle, tumularle o inumarle all’interno del cimitero. 

Noi di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 assistiamo le famiglie in tutti e tre questi riti. Per quanto riguarda la cremazione, collaboriamo con il Crematorio di Lambrate che dispone di forni di ultima generazione.

Contattaci per organizzare un rito funebre

Se anche tu necessiti di organizzare un rito religioso o civile, contattaci subito.

Noi di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 abbiamo alle spalle l’esperienza necessaria per realizzare qualunque rito funebre in accordo con le ultime volontà del defunto, con le disposizioni della famiglia e della legge. 

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Onoranze Funebri La Simonetta

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