Quando si perde una persona cara, che sia un parente o un amico, uno dei momenti più intensi è quello del rito funebre.
Il funerale è un rituale che ha origini molto antiche e rappresenta l’occasione in cui le persone più vicine rendono l’ultimo saluto alla salma.
Salutare il defunto e prendersi cura del corpo dei propri cari fa parte della storia dell’umanità. Infatti si ritrovano tracce di riti funebri anche nel Paleolitico, in cui si pensa che l’uomo di Neanderthal si occupasse di seppellire i propri morti con un piccolo cerimoniale.
La parola “funerale” deriva dal latino funus, che alcune fonti collegano all’azione di calare la salma attraverso l’uso di funi.
In ogni cultura si hanno concezioni della morte molto diverse e, per questo motivo, i riti funebri sono celebrati in modo differente.
In Tv assistiamo spesso alle celebrazioni funebri di personaggi noti che si svolgono con riti laici o con cerimonie religiose.
I film americani, invece, ci hanno abituati a vedere la cerimonia funebre seguita da un piccolo party.
Una cosa che accomuna le diverse civiltà, però, è che il momento del funerale è quello in cui i sopravvissuti danno un addio ufficiale al defunto.
Per molti popoli e per coloro che credono in una vita ultraterrena, il funerale ha sempre rappresentato il viaggio del defunto verso l’aldilà. Per questo motivo, in molte culture, il momento dell’estremo saluto serve proprio per accompagnare il defunto a intraprendere questo viaggio.
Per altri, costituisce un momento di conforto per coloro che rimangono in vita.
Un po’ di storia
Già tra i 200.000 e i 40.000 anni fa, l’uomo di Neanderthal ricopriva i corpi dei propri morti con dei fiori. Infatti, sono stati ritrovati alcuni scheletri risalenti al Paleolitico che presentavano degli strati di polline. Questo significa che l’utilizzo delle composizioni floreali nei riti funebri avrebbe un’origine antichissima.
Le tracce dei riti funebri in epoca preistorica, invece mostrano come fin dall’antichità si credesse ad una vita dopo la morte. I defunti, infatti venivano seppelliti con cibo e oggetti di uso quotidiano.
Uno dei popoli che celebrava la morte con più enfasi erano gli antichi Egizi, che oltre a costruire veri e propri monumenti funebri come le piramidi, si erano specializzati nella mummificazione.
Nell‘antica Grecia, la celebrazione del rito funebre serviva per propiziare il viaggio del defunto verso Ade. La sua funzione era quella di restituire ai corpi delle persone scomparse la pace.
Questa tradizione è presente anche nei poemi omerici, in cui si descrive con grande pathos il dramma di non poter seppellire i propri morti.
Anche all’epoca dei Romani, i funerali erano riti molto sentiti, a cui partecipavano anche diversi artisti come mimi, danzatori e musici.
Nell’antica Roma, inoltre, è documentata l’esistenza di veri e propri professionisti che si occupavano dei funerali, i libitinarii descritti come responsabili delle pompe funebri.
Tipologie di rito

Ogni cultura ha il proprio modo di salutare il defunto anche se, nella maggior parte di esse, il rito funebre ha tre funzioni principali:
● serve per ufficializzare la morte della persona cara;
● è un richiamo alla propria identità sociale;
● rappresenta un modo per partecipare al dolore della famiglia.
Uno dei momenti che caratterizza i riti funebri è l’esposizione della salma per l’ultimo saluto degli amici e dei parenti.
Il locale che ospita il defunto viene chiamato camera ardente, perché in antichità il locale utilizzato veniva illuminato da candele che rimanevano accese per tutta la permanenza della salma. La casa funeraria può essere allestita nella casa del defunto o nella camera mortuaria dell’ospedale.
Nei giorni successivi all’esposizione nella camera ardente, si svolgono i funerali. Nel nostro paese i funerali più comuni sono il rito civile o laico e il rito cattolico, a seconda della volontà espressa dal defunto prima di morire o di quella dei suoi familiari.
In Italia, è molto importante rispettare i desideri del defunto.
Le persone possono scegliere di dare disposizioni sui propri funerali già quando sono in vita, comunicando ai propri parenti quali siano le modalità di esecuzione che privilegiano. Per formalizzare la propria volontà sulla sepoltura, è possibile fare anche un testamento olografo e consegnarlo a un notaio
Funerale civile
Coloro che durante la propria vita non si siano avvicinati a nessuna fede religiosa, hanno la possibilità di scegliere il funerale laico.
Questo tipo di rito non segue uno schema fisso, ma si svolge in assoluta libertà, nel rispetto delle volontà del defunto.
Il funerale civile rappresenta un momento di incontro per la collettività, in cui si rende omaggio alla persona scomparsa.
In genere sono i parenti a comunicare che non ci sarà la cerimonia religiosa ma che le esequie si svolgeranno in modalità laica.
Durante il funerale civile, in genere, amici e familiari ricordano la persona cara, condividendo con gli altri i momenti intensi che hanno vissuto con il defunto.
La cerimonia viene accompagnata da musica di sottofondo, dal vivo o meno.
Funerale cattolico

Il funerale cattolico è quello più diffuso nel nostro paese. Si svolge alla presenza di parenti, amici e conoscenti e viene celebrato in Chiesa da un parroco.
Il rito cattolico si divide in tre parti:
● La contemplazione, anche detta anche “veglia funebre”, in cui si espone la bara. Durante la veglia, che può essere svolta nella casa del defunto, i presenti recitano diverse preghiere e il rosario. Questa usanza è collegata alla morte di Gesù, in cui si svolse una veglia funebre prima della Resurrezione.
Se possibile, durante la contemplazione, la bara si lascia aperta.
● La cerimonia funebre, in cui il sacerdote dice la messa e benedice la cassa con il defunto, con acqua benedetta e incenso.
Durante il funerale cattolico, oltre al sacerdote, possono intervenire anche le persone care che desiderano ricordare la persona scomparsa e condividerne il ricordo con gli altri.
● La sepoltura, che avviene nel cimitero dove l’impresa funebre trasporta la bara del defunto. La cassa viene portata, dagli addetti delle pompe funebri o da parenti e amici, accanto alla tomba o alla cappella che ospiteranno la bara o nelle vicinanze del fornetto. La cassa viene poi inserita nella tomba.
In caso di cremazione delle ceneri, l’ultimo saluto avviene accanto al crematorium.
Curiosità: i funerali cinesi

Nel nostro paese si è diffusa una certa curiosità sui funerali cinesi. Nel tempo, infatti, si è notato che sono pochi i cittadini asiatici che muoiono in Italia. Dai registri anagrafici risultano pochi decessi rispetto alle comunità cinesi che ormai vivono qui.
In realtà, questa statistica è falsata dalla mancanza di alcuni dati.
Innanzitutto, i cinesi che vivono in Italia scelgono di tornare a casa una volta compiuti i 50/60 anni. Per questo motivo, assistiamo ad un turnover tra i cinesi che rimangono qui e quelli che tornano nella loro patria.
Inoltre, molti degli asiatici che muoiono in Italia hanno preso la cittadinanza italiana e, per questo motivo, non compaiono nelle statistiche ufficiali come stranieri.
Ma la motivazione più importante è spirituale. In Cina, infatti, i funerali sono un rito molto sentito. Difatti, i cinesi pensano che un funerale celebrato male porti sfortuna ai familiari. Per questo motivo, gli asiatici preferiscono trasportare le salme dei propri morti in Cina, dove si svolge il rito funebre.
Questa civiltà usa disporre la salma in casa, secondo le regole del feng shui. In seguito all’esposizione si svolge il funerale vero e proprio, in cui si accompagna il defunto nella tomba. Il rituale prevede che venga ricoperto di terra.
Una delle particolarità dei funerali cinesi è che dura circa 100 giorni. Inoltre, trascorsi 7 anni dalla sepoltura, il corpo viene riesumato, pulito e sepolto di nuovo.
Sepoltura, cremazione e altre pratiche

Scegliere dove seppellire i propri cari è molto importante per i familiari.
Per affetto, molte persone vengono riportate nel loro paese di origine, dove è sepolto anche il resto della famiglia. Mentre altre, decidono di farsi seppellire nelle città in cui vivono al momento. Nelle grandi città si trovano spesso cimiteri grandi e monumentali, tipo il cimitero monumentale di Milano, a differenza dei cimiteri di provincia, più piccoli e raccolti.
Dopo aver avviato le pratiche e scelto il cimitero, bisogna decidere dove porre la bara del proprio caro. L’agenzia funebre si preoccuperà del trasporto per mezzo del carro funebre.
In alcuni cimiteri, esistono le fosse, mentre in altri è possibile acquistare fornetti o cappelle. In alcuni luoghi si usa inumare le salme nel terreno. Questa tipologia è quella che caratterizza i cimiteri inglesi, vere e proprie distese d’erba ricoperte di croci.
Negli ultimi anni, si sta diffondendo sempre di più il rito della cremazione.
In caso si scelga la cremazione, si possono ritirare le ceneri del defunto dentro un’urna. I parenti hanno la facoltà di conservare l’urna in casa o disperdere le ceneri. La dispersione può avvenire in un luogo privato, in mare o all’aria aperta, nel rispetto delle normative.
Il momento di salutare i propri cari, con un funerale civile o con un funerale cattolico, deve essere fatto nel rispetto delle volontà del defunto.
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